I DUOMONDIANI

 Spirito, corpo e armonia

Per comprendere il Duomondo bisogna partire dal concetto di spirito e corpo come dualità fondamentale che contempla sempre un’unità delle due parti per un unico scopo: l’armonia.

Di tutte le creature esistenti, noi conosciamo solo la parte corporea: gli umani, gli animali, le piante, le rocce, la natura tutta. Questo è ciò che chiamiamo Mondo. Ignoriamo, invece, l’esistenza di esseri incorporei che vivono tra noi, in stretta simbiosi con noi.

Le creature duomondiane sono tutte incorporee, ma hanno delle caratteristiche uniche ben precise che le differenziano tra loro e si dividono in:

Loro sono ovunque, tutto intorno a noi, in ogni luogo terrestre e non.

Questo è ciò che abbiamo chiamato Duomondo: un vero e proprio mondo che non siamo in grado di percepire e che, tuttavia, fa parte del Mondo da noi conosciuto.

Dimenticanza e Potere d’Incantamento

Come raccontiamo nella Cronistoria, in seguito ad accadimenti di una certa gravità, è stato scagliato il Sortilegio dell’Oblio che ha cancellato, negli umani, la memoria e la coscienza dell’esistenza di questi esseri incorporei, condannandoli alla Dimenticanza.

Questi ultimi, invece, hanno memoria e coscienza di tutto e di tuttз e svolgono un ruolo fondamentale: hanno il Potere d’Incantamento che permette loro di guidarci e ispirarci verso strade diverse, idee innovative, cambi di prospettiva, visioni elevate.

Il Sortilegio ha messo un limite a questo Potere potenzialmente nocivo: sta alla coscienza di ciascun duomondiano non soggiogare gli umani, ma lasciarli liberi di sbagliare, fornendo loro solo consigli e suggerimenti. La storia, però, ha preso una piega diversa e, come si suol dire, a mali estremi, estremi rimedi!

Bisogno reciproco

Un punto importante da comprendere è che noi non potremmo vivere senza la presenza e l’attiva partecipazione del Duomondo su di noi e viceversa: siamo parte di un unico grande groviglio. Gli esseri incorporei hanno influenza su di noi, anche se noi non ce ne accorgiamo, e noi abbiamo influenza su di loro, anche se in modo del tutto incosciente. Siamo di ispirazione l’unə per l’altrə, siamo linfa vitale e motore propulsivo delle vite in modo vicendevole ed è così che il mondo va avanti.

Nessuna categoria, corporea o incorporea che sia, è superiore all’altra. Siamo semplicemente diversз, a tratti affini, talvolta identicз, e tuttз funzionali all’armonia del Creato, che coincide con l’armonia di ciascunə di noi.

Dualismo: Spirito e corpo

Questo è un punto chiave da comprendere. Creature duomondiane ed esseri umani sono formati da corpo e spirito, con una differenza ben precisa: mentre gli umani hanno una percezione maggiore del corpo e sopravvivono anche senza nutrire lo spirito, i duomondiani hanno una percezione maggiore dello spirito e sopravvivono anche senza nutrire il corpo.

I sensi degli umani sono più potenti, quelli dei duomondiani sono più deboli e annebbiati, non riescono a raggiungere la stessa intensità di percezione del mondo fisico che, invece, gli umani raggiungono.

Potremmo dire che gli umani sentono di più a livello fisico, mentre le creature del Duomondo sentono di più a livello spirituale. Questo vale per qualsiasi percezione corporea.

Quindi, per un umano, rispetto a uno spiritello qualsiasi, un tessuto ruvido è molto più ruvido, un pezzo di pane è molto più saporito, una ferita sul corpo è molto più dolorosa, un buon odore è molto più profumato.

Al contrario, per uno spiritello, una delusione è molto più pesante, una sorpresa è molto più entusiasmante, un regalo è molto più sorprendente, una lacrima sul volto di qualcun altro è molto più dolorosa, la felicità e la sofferenza del mondo sono molto più tangibili.

Sessualità 

Da un punto di vista fisiologico, le creature del Duomondo sono prive di genere sessuale: non hanno organi riproduttivi in senso classico. Questo non significa, però, che non provino piacere sessuale o che non comprendano e, talora, apprezzino l’erotismo.

Da un punto di vista estetico, hanno una figura che, nell’ottica umana, ancora binaria e limitata, potrebbe essere riconducibile in alcuni casi a un concetto di femminilità e in altri a un concetto di mascolinità. Queste, però, sono categorie tutte nostre che nulla hanno a che vedere con la fluidità delle creature duomondiane, avulse da queste divisioni.

Stesso discorso vale per la personalità: la società umana abbina determinati insiemi di interessi e modus vivendi a persone di genere femminile e altri a persone di genere maschile. Anche in questo caso si tratta di un sistema arbitrario che inquadra e incastra degli esseri viventi in strutture che non tengono conto della ricchezza di espressione e delle infinite possibilità di ‘essere’ di ogni creatura, a prescindere da schematizzazioni non presenti in natura.

Tutto questo, secondo noi, non ha valore solo per i duomondiani, ma anche per gli umani.

Schwa

Per tutte le ragioni appena esposte nel paragrafo precedente, abbiamo scelto di usare lo schwa nella nostra scrittura:

ə per il singolare al posto delle desinenze -a/-o
Ciascunə di voi è benvenutə nel Duomondo!

з per il plurale al posto delle desinenze -e/-i
Tuttз voi siete benvenutз nel Duomondo!

Si tratta di un simbolo che si sta affermando nella pratica della scrittura per rispettare la diversità di genere quando ci si rivolge a un pubblico del cui genere sessuale non ci è dato sapere: è un espediente che serve a rappresentare linguisticamente ogni tipo di genere e identità sessuale, laddove la semplice distinzione tra femminile e maschile è troppo limitata e limitante per rendere conto di una realtà molto più varia e complessa.

Sempre per le stesse ragioni, abbiamo sentito l’esigenza di fare un’altra precisazione linguistica che abbiamo già spiegato nell’introduzione al Duomondo: la terminologia che usiamo per parlare delle creature del Duomondo, è maschile o femminile per una mera questione di sottintesi. Parliamo, quindi, di (esseri) duomondiani e (creature) duomondiane, ci riferiamo a uno Spiritello duomondiano, a uno Sbuffo duomondiano, a una Luce duomondiana o a un’Ombra duomondiana. Ma tutto questo nulla ha a che vedere con il loro genere sessuale.